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La storia di Lecco

Dalle origini al novecento

Le origini
La comparsa dell'uomo sul territorio lecchese è databile 2500 A.C.; i ritrovamenti archeologici però attestano che solo in corrispondenza della città alta vi furono insediamenti, il che dimostra che la pianura su cui ora sorge il centro cittadino era ancora occupata quasi interamente dal lago. Reperti risalenti all'epoca romanica fanno supporre, data la loro esiguità, che neppure quel periodo vide fiorire insediamenti di rilevanza storica e che Lecco fu quasi certamente solo una base militare per la difesa del lago dalle incursioni dei Reti.
 

Il nome della città
Intorno al 1000 a.C. popolazioni galliche e celtiche transitavano nel lecchese per motivi commerciali e ciò indurrebbe a pensare ad una derivazione celtica, da "Leuki", del nome "Lecco". Non si può però dimenticare che i "Leuki" in questione a quell'epoca erano insediati solo in Francia e questo non depone a favore di questa teoria. Sono altri vocaboli, di origine indoeuropea, che potrebbero avere dato il nome alla città: "locas" (campo), o "lucus" (paese).
 

Il Medioevo
Nell'Alto Medioevo crebbe l'importanza di Lecco come centro nodale delle vie che univano Bergamo e Como con il lungo lago, il fiume Adda e i Passi Spluga e Stelvio; a testimoniare ciò vi sono varie costruzioni fortificate risalenti a quell'epoca. Non è da dimenticare anche la rilevanza della produzione del ferro in quella zona, grazie alla presenza di miniere e alla possibilità della sua lavorazione presso il torrente Gerenzone. La caratteristica forma urbana di Lecco è da ricercare nelle sue origini medioevali: i quartieri sono poco distanziati e specializzati (quartiere agricolo, dei pescatori, militare e commerciale) così che Lecco, nel Medioevo, non definisce un'unica entità, ma un'insieme di villaggi. Nel XII secolo venne costituito il Comune di Lecco.
 

Lecco : le dominazioni e l'indipendenza
L'avvento della Signoria Viscontea a Milano, fece sì che la posizione geografica di Lecco la rendesse oggetto dell'ingerenza milanese, così che, a seguito delle lotte fra Visconti e Torriani, dove Lecco era alleata di questi ultimi, Matteo Visconti fece radere al suolo la città, deportandone gli abitanti e dando ordine che non venisse più ricostruita. Nel 1300 però, a dispetto del divieto la città venne ricostruita e nel 1335 di nuovo conquistata da Azzone Visconti. La gestione di Azzone e dei suoi successori fu però illuminata (sono di quel periodo la costruzione del ponte sull'Adda, la ricostruzione del castello sul lago e la nuova cinta muraria del borgo). Intorno al 1400 le terre del lecchese destarono anche l'interesse dei veneziani che però riuscirono a conquistare solo le valli Averara e Taleggio, ma, trascorsi 21 anni, con la Pace di Lodi del 1454, i territori tornarono di Milano.

La storia di Lecco è però destinata ad essere travagliata: dal 1600 al 1700 fu sotto la dominazione spagnola ed in questo periodo si colloca la devastante discesa dei Lanzichenecchi, ai quali è connessa la pestilenza cui fa riferimento Manzoni nei "Promessi Sposi"; con la fine della dominazione spagnola Lecco passò in mani austriache per circa un secolo, per poi diventare possedimento francese e nuovamente austriaco solo quindici anni dopo. Nel 1859, con la Seconda Guerra di Indipendenza, Lecco e la Lombardia tutta vennero annesse al Regno Sabaudo e Lecco riebbe il titolo di città.

Lecco nel Novecento
La storia di Lecco conobbe nel Novecento un periodo di tranquillità dopo le vicende tumultuose che la interessarono nei secoli precedenti: durante il Regno d'Italia fu eletta a capoluogo di uno dei tre circondari della provincia di Como e negli anni fra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale i comuni creati dagli austriaci furono aggregati in un'unica unità amministrativa; nel 1992 Lecco assurge a capoluogo di Provincia.